
106 GAROFANI ROSSI
Velia e Giacomo, l’Antifascista
Un grande piano di lettura, un palcoscenico, due realtà, una con Velia Titta, la moglie, l'altra con i sicari, mentre si preparano a eliminare chi ha osato sfidare il regime con dure parole di condanna.
106 il numero degli interventi che Giacomo Matteotti fece alla Camera, prima di venire barbaramente assassinato, è il titolo di questo atto d’accusa.
Drammaturgia: Sergio Angelo Notti
Interpreti: Gianni Masella e Monica Massone
Tecnica di Scena: Bruno Bocchio
La pièce inizia con un fatto di cronaca, tratto da un giornale del 1967: "Un uomo muore, a 73 anni, fulminato da una scarica elettrica, mentre cambia una lampadina nella sua casa”; quell’uomo era Amerigo Dumini, capo degli squadristi Albino Volpi, esecutore materiale dell’omicidio, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo, che, il 10 giugno 1924, sequestrarono e uccisero Giacomo Matteotti.
Il lavoro teatrale scava, nella polvere del tempo, alla ricerca di un Giacomo Matteotti diverso, fuori luogo, immerso nella quotidianità famigliare, che traspare dalla fitta corrispondenza tra lui e la moglie Velia, con un racconto temporalmente imperfetto, che ci trasporta oltre la cronaca tragica di quel 10 giugno 1924, alla ricerca di una umanità scevra da falsi sentimentalismi.
Quest'opera vuole essere Teatro di Narrazione Civile, attraverso un linguaggio storicamente vero, con note verosimili.
Una scena spoglia, nessuna morte, nessun compiacimento voyeuristico, ma tenuta della tensione drammatica. Le parole hanno una potenza straordinaria, come i rumori della vita.
La scelta di regia è stata privilegiare la figura di Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti, che, in alcuni momenti dello spettacolo, opera un vero e proprio transfert, interpretando il pensiero di Giacomo; Velia è sola nella sua casa e rivive costantemente la sofferenza data dall'amore che condivideva con il suo compagno di vita, brutalmente assassinato da un manipolo fascista.
Per contro, Benito Mussolini e Amerigo Dumini, mandante esecutivo del delitto, sono interpretati con un distacco attoriale, voluto, per non conferire rilevanza e peso a due personalità sovente stereotipizzate, sia a teatro, sia al cinema, riservando loro solo alcune caratteristiche tipiche, attraverso gesti, cadenze dialettali, pronunce e locuzioni popolari.
Velia, perciò, racconta la storia di Matteotti, mediante la sua stessa emotività, una donna di 34 anni rimasta improvvisamente vedova, con tre figli, sola.
I piani temporali sono, pertanto, differenti: Velia narra ad omicidio avvenuto, i fascisti tramano l'assassinio di Matteotti.
Monica Massone interpreta Velia Titta, è difficile centrare le emozioni della donna, della moglie di Giacomo Matteotti, e lasciare fuori dalla porta il proprio bagaglio, concentrandosi sulla storia che sta raccontando, su quello che vuole comunicare allo spettatore, è una vera battaglia la sua, si ascolta e si risponde, sola sul palco e respira in profondità. Monica Massone lotta con le emozioni, questa è la cosa che fa, pensa e spesso si blocca, perché è difficile entrare in modo del tutto naturale dentro alla vita del personaggio, nella vita di Velia Titta, affrontando il delirio lucido di chi ha perso tutto.
La strada per impadronirsi del "pensiero" del personaggio è tortuosa, greve, ma Monica Massone lo ha fatto liberandosi dall'idea di dover scordare le sue emozioni, un bell'esempio di scena senza tempo, dove le pause, le parole non pronunciate, diventano solide come la pietra.
Non abbiamo voluto esaltare, attraverso gli stereotipi tipici di quelle personalità, la loro presenza in scena, questo per meglio gestire il "pensiero" che motivava, negativamente, la loro ideologia.
Non è stato facile, la strada era difficile, ma Gianni Masella è riuscito a cancellare l'idea di dover provare delle emozioni, anche quelle dettate dall'incapacità di reggere un contraddittorio vero e democratico.
Apprezzamenti
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Prossime date
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2 giugno 2025, Martiri della Benedicta, comune di Bosio (AL), celebrazione per la Festa della Repubblica
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14 giugno 2025, Castelletto d'Orba (AL), evento alla presenza dell'Onorevole Federico Fornaro
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12 luglio 2025, Festival dell'Acquedotto di Genova, sostenuto, organizzato e promosso da Teatro dell'Ortica (GE)
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11 ottobre 2025, Villadeati (AL), commemorazione dell'eccidio del 9 ottobre 1944
Date in aggiornamento, matinée e serali, organizzate con la Sede Regionale ANPI di Genova.
Repliche effettuate
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Giovedì 6 febbraio 2025, ore 9.30, per Liceo Amaldi e Istituto d'Istruzione Superiore Ciampini, Novi Ligure (AL)
(Matinée, sostenuta e promossa dal Comune di Novi Ligure, nell'ambito della Rassegna Teatro Scuola) -
Martedì 25 marzo 2025, ore 9.30 e ore 11.30, per Scuola Media Inferiore Vochieri, Alessandria
(Matinée)