Laboratorio
SINTETICO
Il Laboratorio Permanente di Teatro Fisico “Sintetico” ha origine dalla necessità di indagare i meccanismi strutturali che influenzano l’agire sociale degli individui. Il lavoro non è destinato all’intersoggettività di una persona o di un pubblico specifici, ma ha lo scopo di comprendere meglio le forme di controllo sociale che condizionano impercettibilmente l’individuo.
Si agisce mediante la costruzione di un laboratorio che, su base teorica di ricerca-azione e su base tecnico-professionale artistica, ha riconosciuto come puntuale l’esigenza di interpretare con obiettività la società in cui si vive.
Dal primo gruppo laboratoriale – costituito da 15 performer in formazione, facenti capo alla sede di Bistagno (AL) del progetto “Corto Circuito”, Fondazione PdV - è scaturito un insieme di performance che trasferiscono sulla scena le tematiche avvertite come più urgenti durante il processo di ricerca.
La fase laboratoriale è vincolante alla creazione di uno Spettacolo Professionale, “Society”, composto da una moltitudine di performance che traducono le tematiche emerse in corso di ricerca-azione. “Society” contempla, pertanto, la presenza di un cast formato da professionisti, integrato da allievi-attori (attualmente in preparazione) che maggiormente si saranno distinti per talento e predisposizione alle prerogative del progetto.
Il progetto si presenta come particolarmente innovativo in quanto, per attivare una conoscenza esperienziale dei meccanismi strutturali della nostra società, utilizza come strumento di ricerca l’arte: l’arte teatrale, coreutica e vocale in questo progetto si fondono per permettere al gruppo di ricerca di meglio scoprire gesti, norme e meccanismi sociali che generalmente ignoriamo; ciò comporta una maggiore consapevolezza che ispira performance davvero sentite e ricercate, che, unite a una forte base teorica, ispirano lo spettatore ad avviare una riflessione sul proprio ambiente sociale.
La metodologia di lavoro è mutuata da:
- ricerca-azione: percorso flessibile, in continua evoluzione ciclica, che prevede un focus sul processo più che sui risultati attesi
- tecniche teatrali, coreografiche e vocali, sia accademiche, che mutuate dal Teatro Sociale e, all’occorrenza, dalla Drammaturgia di Comunità. Ambiti significativi di lavoro sono stati: il Metodo Strasberg, la Contact Improvisation e la Regia/Coreografia collettiva, tramite l’introiettare e il personalizzare Ritmo, Coordinazione e Musicalità dell’azione, tanto Fisica, quanto Vocale
Performance
Ad oggi, sono state prodotte (in forma definitiva) le prime due performance, “Hypocrisy” e “Peripherein”, dello Spettacolo “Society”.
Society
Hypocrisy
Performance di Teatro Fisico, ideata e diretta da Monica Massone, con la supervisione coreografica di Tatiana Stepanenko, nell’ambito del progetto “Sintetico”.
In scena gli Allievi-Attori: Ivano Antonazzo, Paolo Caliego, Erika Ivaldi, Asia Monti, Andrea Montrucchio, Marco Oliveri, Ariel Paita, Raffaele Lello Pecoraro, Natascia Poggio, Isabella Trinchero, Alice Vacca, Pierangelo Ventimiglia, Giorgia Zunino.